L’azienda non deve essere confusa con una tipografia, che si occupa della stampa di libri, riviste e poster, o con uno scatolificio, che realizza scatolame per il trasporto e la logistica, privo di particolare personalizzazione e maggiormente volto alla funzionalità.
Entriamo maggiormente nel dettaglio e vediamo quali sono le caratteristiche principali di una cartotecnica.
Quali materiali vengono usati in una cartotecnica?
– Carta e cartoncino
All’interno di una cartotecnica il materiale essenziale è la carta.
Questa può essere kraft, patinata, uso mano e riciclata, se l’azienda è attenta all’ambiente e alla salvaguardia delle risorse non rinnovabili.
La carta viene solitamente abbinata al cartone durante la produzione, scegliendo la tipologie in base al tipo di prodotto che si vuole realizzare.
Per creare packaging o materiale pubblicitario di alta qualità, è preferibile servirsi del cartoncino teso, utile alla stampa diretta o in accoppiata con la carta per un risultato migliore.
La realizzazione di prodotti più economici prevede l’uso del cartoncino grigio, meno gradevole esteticamente e adatto a manufatti che non devono colpire dal punto di vista visivo.
Se invece si desidera un risultato più strutturato, la soluzione migliore è certamente quella del cartoncino ondulato o alveolare, che si mantiene più rigido e protegge maggiormente il contenuto del packaging, soprattutto se delicato.
– Materiali più durevoli
Le cartotecniche più moderne e innovative utilizzano altri materiali oltre il cartoncino e la carta, soprattutto per la realizzazione di dispositivi particolari, come bunner ed espositori a struttura orizzontale o verticale.
Tra questi inseriamo l’alluminio, resistente e duraturo, che funge da perfetta base per gli espositori, soprattutto per le zone rinforzate che devono sostenere il peso dei prodotti che verranno inseriti.
Il legno e la plastica godono della massima personalizzazione, sia se uniti con altri materiali sia se usati da soli e trattati con apposite sostanze.
Tali materiali permettono di variare forme e colori, così come finitura e design, dando una marcia ulteriore all’estetica del prodotto che viene creato.
– Materiali moderni a basso impatto ambientale
I materiali che abbiamo citato fino a questo momento costituiscono risorse limitate sul nostro pianeta o hanno un considerevole impatto ambientale.
Per questo motivo, sono diverse le cartotecniche che hanno deciso di adottare, quando possibile, una svolta ecosostenibile, puntando su materiali riciclabili e provenienti dalla natura.
Ti parliamo nello specifico della canna da zucchero e di altri materiali derivanti dal recupero degli scarti, che hanno un costo superiore ma aderiscono a criteri di salubrità e rispetto ambientale.
Rientra in questa categoria anche il TFK, considerato ecosostenibile e allo stesso tempo funzionale alla realizzazione di packaging di qualità.
In cosa consiste la produzione di una cartotecnica
La cartotecnica concentra la propria produzione su due categorie essenziali: il packaging e i prodotti promozionali per un determinato punto vendita.
– Il packaging
Con il termine packaging si intende tutto il materiale usato per il confezionamento di un prodotto, che serve a proteggerlo dagli urti, dalle intemperie e dagli agenti atmosferici.
Rispetto al semplice scatolame che viene prodotto per il trasporto, il packaging si differenzia per la personalizzazione, in quanto riporta solitamente il nome del marchio, eventuali slogan che lo caratterizzano, disegni, immagini e scritte colorate.
Potremmo dire che attualmente il packaging è parte integrante del prodotto che viene venduto e riveste un ruolo di grande importanza nella scelta dei clienti.
Un packaging accattivante aumenta le possibilità che un oggetto venga acquistato, grazie a una grafica che impreziosisce il contenuto, rivolta a un determinato target di clientela.
Nella definizione di packaging rientrano quindi le scatole, gli astucci per le medicine o per i prodotti di cosmetica, le confezioni rivestite per i gioielli e i preziosi di lusso, ma anche le vaschette alimentari usa e getta o riutilizzabili, in plastica o cartone in base al tipo di prodotto contenuto all’interno.
Non dimenticare anche i prodotti per il confezionamento del vino, le box per olio e spezie e i cartoni delle bevande come i succhi di frutta.
– I prodotti promozionali
I prodotti promozionali sono versatili e possono essere realizzati in base alle esigenze del cliente.
Si tratta soprattutto di espositori da terra e da banco, realizzati in cartone pesante e ondulato, stampati con le immagini del prodotto del quale sono riempiti.
Lo stesso discorso vale per i cartelli vetrina, che hanno lo scopo di pubblicizzare un prodotto con slogan mirati e frasi a effetto, coinvolgendo il cliente dopo una sola occhiata e convincendolo ad entrare all’interno.
Moderni e funzionali sono i totem pubblicitari, visibili a 360 gradi, da posizionare in luoghi con ampio passaggio di persone per diffondere il più possibile un messaggio pubblicitario.
Quali sono le lavorazioni essenziali che si svolgono all’interno di una cartotecnica
– Progettazione del packaging o del materiale pubblicitario
La cartotecnica si occupa di progettare tutta la struttura e la decorazione del packaging e dei bunner pubblicitari, scegliendo il materiale più adatto, i colori, la finitura della carta, la consistenza del prodotto e il messaggio che si desidera comunicare.
Le aziende moderne utilizzano tecnologici mezzi informatici per eseguire una precisa personalizzazione e soddisfare al meglio i desideri del cliente.
– Pre-stampa e stampa
Prima di procedere con la stampa vera e propria del prodotto, la cartotecnica realizza una pre-stampa, una sorta di bozzetto da inviare al committente e capire se gradisce le impostazioni e la grafica usata.
Solo a seguito dell’approvazione è possibile stampare definitivamente il prodotto, nel numero di copie richieste e mantenendo sempre la stessa precisione e accuratezza.
– Plastificazione e trattamento del packaging
Il packaging o il materiale espositivo in semplice carta o cartone difficilmente può resistere agli agenti atmosferici e all’esposizione in aree commerciali.
Per questo motivo subisce un processo di plastificazione, che comporta la protezione del disegno e della stampa, oltre che una finitura molto più accattivante e curata.
Per eseguire questa operazione sono necessari degli appositi macchinari e strumenti che un’azienda di questo genere deve necessariamente possedere.
– L’accoppiatura e la fustellatura
Per rendere i prodotti più resistenti e duraturi, la carta e il cartoncino sono accoppiati fra loro a formare degli strati più spessi e rigidi.
Una volta ottenuta la consistenza che si desidera, si passa alla fustellatura tramite appositi macchinari, che tagliano il packaging o il bunner pubblicitario della forma prestabilita, impostando i parametri che si desiderano.
Alcune volte questa operazione viene fatta a mano fino a 2000 pezzi ma, per procedere più rapidamente e poter lavorare maggiori quantità, è necessario che la cartotecnica si doti degli apparecchi migliori.
– Incollatura
L’ultima fase di questo processo consiste nell’incollatura dei pezzi lavorati e tagliati, che avviene con prodotti idonei e resistenti nel tempo.
Si tratta di una procedura standard che può variare in caso di lavorazioni speciali, come ad esempio la finestratura o il rilievo a secco, che è applicato direttamente sul prodotto finale.
In conclusione
In conclusione, la cartotecnica rappresenta un settore fondamentale per la creazione di prodotti che non solo svolgono una funzione pratica, ma che comunicano anche un’identità visiva unica e accattivante. L’abilità di trasformare materiali semplici come carta e cartoncino in packaging e materiali promozionali di alta qualità è ciò che distingue queste aziende. Grazie all’uso di tecniche avanzate e materiali diversificati, incluse opzioni ecosostenibili, le cartotecniche offrono soluzioni su misura per soddisfare le esigenze specifiche dei clienti, con un occhio di riguardo per l’innovazione e la sostenibilità ambientale.